Opere compiute

IL VILLAGGIO DI SAKAROU
La parrocchia affidata a don Max, comprende tre villaggi: Boko, Mareborou e Sakarou.
Solo se hai una moto o tanto tempo per camminare, puoi raggiungere il villaggio di Sakarou, piccolo ma vivace villaggio, nel cuore della foresta. Qui don Max, tre o quattro volte al mese, si reca per celebrare la messa o incontrare la comunità. 
Nel periodo delle piogge, raggiungere il villaggio è possibile solo attraversando un ponte molto precario 

A causa della posizione, i bambini non possono frequentare la scuola pubblica: don Max non poteva restare insensibile a questo e nel 2018 ha costruito una scuola, con i muri di fango e il tetto in lamiera.
Inoltre don Max ha trovato una giovane e molto capace insegnante che si è trasferita nel villaggio per insegnare nella piccola scuola. Con grande gioia di don Max, i bambini frequentanti sono più di 50 ed in un mese hanno fatto grandi progressi con la lingua francese.















NUOVA CHIESA DI BOKO
1° novembre 2018... grande festa a Boko per il termine della nuova chiesa parrocchiale, dedicata a san Francesco.
A pochi metri dalla piccola chiesa, don Max ha costruito la nuova chiesa, capace di contenere i numerosi fedeli. Grazie all'opera missionaria di don Max, sempre più fedeli partecipano alle messe domenicali e feriali e ricevono i Sacramenti. 





VILLAGGIO DI BOKO

Dal 2012, don Max è parroco del popoloso villaggio di Boko, sito a pochi dalla città di Parakou.
Qui don Max, grazie all'aiuto della nostra associazione e al suo impegno, ha compiuto molte opere.
Nell'anno 2015 ha costruito la casa parrocchiale, dove l'attuale parroco e i futuri, potranno vivere.
la casa è composta da un piccolo ufficio, una cucina, una camera da letto e un bagno.
Per volontà di don Max, la casa è stata costruita nel centro del villaggio, affinché il parroco possa vivere la quotidianità del villaggio e la comunità possa raggiungere il parroco agevolmente e a qualsiasi ora.

Accanto alla casa parrocchiale, è stata costruita un'aula multiuso. L'aula è dedicata a Massimo Poletti, ex dipendente di un'azienda braidese; in occasione della sua morte, i colleghi e la Direzione Aziendale, hanno sottoscritto una raccolta fondi, donata poi alla nostra associazione e utilizzata per la costruzione di quest'aula. L'aula viene utilizzata per riunioni, catechismo, dopo scuola, incontro dei giovani della parrocchia e, all'occasione, per la visione di partite di calcio o film.



I CONTAINER

Dal 2009 a oggi sono ben 10 i container inviati dall'italia in Benin, a bordo dei quali è arrivato tanto materiale utile ai nostri amici africani: porte, finestre, arredamento, computer, stoffe, attrezzi e strumenti da lavoro quali ad esempio una sega elettrica, un trattore, automobili, motorini, un furgoncino, tante e tante biciclette, indumenti e moltissime attrezzature mediche utilizzate nella realizzazione del Dispensairo "Étoile Cottolengo".





IL CENTRO SANITARIO ÉTOILE COTTOLENGO

Nel gennaio 2011 parte il progetto cofinanziato dalla Regione Piemonte e dal Comune di Bra che prevede la costruzione di un CENTRO SANITARIO a servizio di tutto il villaggio di Korobororou e dei villaggi vicini.
A fine maggio la struttura, che ha una originale e bellissima pianta a forma di stella ed è intitolata al santo braidese Giuseppe Benedetto Cottolengo, è terminata.


Una delegazione di cittadini e dell’amministrazione comunale di Bra si reca in Benin per prendere parte all’inaugurazione ufficiale.


Gli arredi e le attrezzature mediche sono state donate dal reparto Pediatria dell’ospedale di Bra, dalla sezione di Bra della Croce Rossa e dalla casa di cura Città di Bra.
La struttura ha funzione non solo di dispensario medico e infermeria, ma anche di centro di formazione culturale, in particolare sui temi dei diritti civili, della salute e della prevenzione igienico-sanitaria. Questa seconda parte del progetto, ancora finanziata dalla Regione Piemonte con un ulteriore stanziamento di denaro, è stata realizzata nel corso del 2012.
Il Centro Sanitario funziona 24 ore su 24 con un infermiere e due aiuto infermiere che stanno in loco.
Sta diventando sempre più un punto di riferimento per la gente del villaggio, per chi è malato e necessita di ricovero, per chi ha bisogno di medicazioni o di prescrizioni di farmaci, soprattutto per le donne e i bambini. 
Quest'anno a "Étoile Cottolengo" sono nati 20 bambini e sono state realizzate quattro campagne di vaccinazioni contro la polio e la meningite per bambini da 0 a 5 anni.



PROGETTO ACQUA PER LA VITA

Nella primavera del 2011 una ditta beninese ha trivellato un POZZO nei pressi della casa dei bambini: grazie a una pompa sommersa, ora l’acqua esce comodamente dai rubinetti, rendendo così molto meno faticose le operazioni di approvvigionamento. Di questa acqua beneficia anche il centro sanitario e grazie a essa fiorisce un ORTO, impiantato sul retro della casa, per il consumo dei nostri bambini e per lo sviluppo di un piccolo mercato del villaggio.




PROGETTO ORTI A KOROBOROROU

Alla periferia del villaggio di Korobororou, una cooperativa di donne coltiva decine di ettari di terreno, realizzando magnifici orti che soddisfano le necessità di ciascuna famiglia e alimentano con i prodotti eccedenti un piccolo mercato di quartiere. Nonostante qui l'agricoltura sia ancora poco meccanizzata queste donne fanno veramente miracoli. Attingono l'acqua da tre pozzi poco profondi e quasi sempre asciutti, oppure da un piccolo bacino in parte fangoso. Ma i risultati ottenuti sono davvero sorprendenti. Coltivano qualità autoctone di verdure e ortaggi, contribuendo così anche alla salvaguardia delle specificità locali.



PAPANE

Primavera Africana non è più soltanto Korobororou. A Papane, la parrocchia dove don Max svolgeva la sua attività pastorale l'anno scorso,70 km più a sud, ci sono oltre 200 bambini e ragazzi che frequentano la scuola del villaggio ma hanno bisogno di essere sostenuti nell'apprendimento della lingua francese. Per loro don Max ha cominciato un asilo, una scuola e un doposcuola e ha ristrutturato un vecchio casolare trasformandolo in oratorio e centro di ritrovo per attività culturali e ricreative: è il Centre Jean Paul II (Centro Giovanni Paolo II). Inoltre ha avviato una scuola a Nindo, un villaggio nella foresta, dove sono più di 30 i bambini che oggi grazie a Primavera Africana possono studiare. Dopo che don Max è stato destinato a un'altra parrocchia, queste scuole sono state prese in carico dalla Diocesi: questa è una grande gioia perché significa che potranno continuare la loro attività sempre in modo gratuito per i bambini.